martedì 2 settembre 2008

sorrisi da neonati

Quando si guarda un neonato molti negli occhi ritrovano il sapore di un gelato e la morbidezza del cotone.
Si guarda quel bambino con tenerezza, un senso di allegria, misto di curiosità e rispetto per quel tempio inviolato dalla mano dell'uomo.
Si tempio inviolato....l'anima di un neonato è leggera come la piuma di un gabbiano e pulita come acqua di montagna.
Gli occhi di un bambino sono le finestre che mostrano la purezza di quell'anima.
In un neonato rivediamo un fotogramma di quello che eravamo e il valore inestimabile di quello che abbiamo perduto.
Cosa abbiamo perduto?
Io direi due cose: la fortuna di non conoscere il male e il coraggio insensato di tendere sempre la mano verso il mondo prossimo compreso.
I bambini sono angeli e mi piace pensare che quando sognano tutti insieme si danno appuntamento tra le stelle, capaci di volare con piccole ali ai piedi come Mercurio e di raggiungere la luna per farne uno scivolo luminoso.
Inoltre quando si osserva un bambino, nei suoi giochi, nei suoi discorsi, nel suo mondo ci ricordiamo che ognuno ha perso una cosa importante: la spensieratezza.
Una volta il mio migliore amico Nicola disse una frase che difficilemente scorderò:
quando diventiamo maggiorenni e spegniamo la 18esima candelina sulla torna...e come se vendessimo al diavolo la nostra spensieratezza, l'essere ancora ragazzi e guardare la vita a colori.
Non sto dicendo che quando si cresce tutto è grigio o è nero, ma il crescere regala sempre meno sorrisi sinceri, sorrisi spensierati.
QUando si è grandi anche gli attimi più belli sono goduti con l'orologio sul polso....viviamo in funzione del tempo, impegni, problemi, programmi...
Pensateci un bambino non vi chiede quasi mai che ore sono!!! Non gli interessa il tempo perchè il tempo nel suo mondo non esiste.
Non voglio fare allusioni fantastiche ad una vita perennemente infantile come sindrome di Peter Pan, ma voglio invitare a ricordarvi una sola cosa:
QUANDO SORRIDETE AD UN BIMBO E QUESTO VI RICAMBIA UN SORRISO...RIFLETTETE PUO DARSI CHE NEI VOSTRI OCCHI O DIETRO LE VOSTRE SPALLE , IL PICCOLO RIVEDE UN SUO COETANEO O IL BAMBINO CHE OGNI GIORNO TENETE DENTRO E CHE è IN ETERNO LETARGO.
In una vita che si prende prima il vostro tempo, i vostri affetti, ciò a cui tenete e infine i sogni irrealizzati e voi stessi; cercate almeno di lasciarvi l'anima leggera come quella di un bimbo.
Per avere un anima leggera non credo ci voglia molto: solo vivere la propria esistenza in armonia con il mondo anche quando questo vuole vedere se dal profondo del vostro ano si possa capire se l'anima puo piangere.
Cercate almeno di vivere nell'attesa di ritornare a ridere una volta ogni tanto come un neonato.