giovedì 12 dicembre 2013

Il prezzo della libertà

Che significato ha la parola libertà?
Oggi siamo liberi come uccelli, possiamo viaggiare, esprimerci con la parola, usare le forme d'arte come messaggio universale, avere credi religiosi diversi.
Tutto questo si da per scontato.
Ho vissuto qualche giorno in una città come Berlino, un luogo per certi versi surreale, uno screensave a colori in un televisore degli anni 50.
Una città grigia, ribelle ma che porta ancora dentro le ferite e i segni delle catene.
Vedi un muro, piccoli spicci di quello che un tempo era una linea di orizzonte dove i sogni si perdevano nel nulla.
Quante famiglie divise, quanta sofferenza,  amori tagliati in due, figli e genitori mai più ritrovati, amici dispersi, sono solo esempi.
Il nazismo e il clima di terrore, le atrocità della guerra, il genocidio degli ebrei...ricordano quanto è cattivo l essere umano.
Dovevo vivere con i miei occhi e percepire di persone certe  sensazioni.
Questa città mi è rimasta dentro avendola vissuta di giorno come fotografo silenzioso con lo sguardo riflessivo.

In quei momenti mi sono reso conto di avere anche io un muro dentro, nella testa che mi divide in due, mi spacca dall'interno.

Sono libero, ma ricordo di esserlo solo quando viaggio, quando sono uno sconosciuto che vede dei luoghi per la prima volta in questa vita.
Una donna guardandomi negli occhi mi disse una sera di tanti anni fa su un muretto in Sicilia, "il vento non lo puoi fermare in un posto, accarezza il mare e se ne va portandosi con se il profumo di quei luoghi di passaggio"
A 22 anni ti fai una risata su....a quasi 30 ci rifletti un po'.
Forse è questa la mia strada, la solitudine  per essere vento.

Continuerò il mio viaggio, l'uomo è la valigia, perché questa è l'unica cosa che mi fa sentire veramente vivo oggi.


lunedì 2 dicembre 2013

Vortice

Negli ultimi tempi nel cuore della notte mi sveglio è perdo il sonno, vuoi perché i turni a lavoro sballati mi fanno dormire più di giorno che di notte; 
E quando sei nel buio e in silenzio i tuoi occhi fissi nel nulla si ritrovano ad osservare un grosso buco nero.
Un vortice che si apre e aleggia nell'aria che inizia a proiettare flash, fotogrammi, domande, discorsi a voce alta, quasi da esame di maturità.
In gergo astratto,
qualcuno chiamerebbe il suono di questa immagine nella notte con il nome di "coscienza".

A quasi 30 anni le vecchie domande
-Cosa farò da grande?
- Realizzeró i miei sogni?
-Dove sarò tra 10 anni?
- Conoscerò l amore vero?

Lasciano il posto ad altre domande che non si possono catalogare come la
Lista della spesa.
La vita mi sta insegnando tutti i giorni che il farsi domande è come tirarsi da solo un calcio nelle palle, è puro masochismo.
Da una personale e spicciola filosofia, la vita è un contratto che firmiamo prima di venire al Mondo.
Un contratto che dimentichiamo nel momento di venir cagati in un cassonetto e dimenticati, o invitati ad uscire aiutati e afferrati da mani che in quella prima volta non saranno di tua madre.
Si patteggia il destino in molti casi, chi vuoi essere, a cosa vuoi ambire, il prezzo da pagare per determinate scelte, o l'illuminazione divina per una vita di buttamenti di sangue, dolori, povertà.
Il mondo terreno è un qualcosa che non si può spiegare, ma il senso della vita alla fine è semplice: non c'è se escludiamo il fine stesso della vita, cioè il Vivere.
L'uomo in questo rappresenta il tumore perfetto, perché contrappone la sua esistenza distruggendo la vita in quanto ecosistema.
Da millenni non facciamo altro che inquinare,disboscare, fare guerre e distruzione, portare all'estinzione specie animali e vegetali ormai sbiadite in qualche titolo di coda enciclopedico.
Abbiamo ucciso per uno strumento di controllo che chiamiamo religioni.
Bestemmio?
No! Soltanto che la mia spiritualità mi porta a dei monologhi che nei dogmi non 
Hanno chiare risposte.
Come dire mangia e poi "pagherò..!"
Vivi muori e forse dopo "capirai"

Quello che so di certo a 30 anni che in questi anni ho dovuto rimettere quasi tutte le mie certezze in discussione.

Da dove cominciare:
La pienezza di alcuni rapporti interpersonali che alcuni nostalgici chiamano AMICIZIA.
Anni fa avrei dato tutto per i mei amici, negli ultimi tempi ho capito che anche le amicizie più antiche e solide si sgretolando da un quotidiano scontato.
Anche un cactus nel deserto ha bisogno di un po' d'acqua per continuare a resistere.
Oggi posso dire che non conosco più i miei amici e loro sanno poco di me.
La colpa?
Una delle cause è lo strumento di controllo del 21esimo secolo.
Oggi coltiviamo i rapporti con cellulari e social network e vedere un profilo di un amico equivale a essere partecipe della sua vita reale. Un tipico esempio di quanto è grigia la realtà.


Il lavoro: a 20 anni quando guadagnavo almeno il doppio del mio attuale stipendio  
Ebbi l intuizione di immaginarmi 10 anni dopo con un lavoro precario indipendentemente dalla tipologia contrattuale, per colpa di un sistema societario di merda.

Molti direbbero ringrazia di avere un part time e un "part" stipendio sicuro.

Guardo l Italia, parte dell'Europa e se devo fare un pensiero cinico non potendo avere basi per una propria indipendenza domestica che al tempo stesso mi permette di mangiare e soddisfare i beni primari, ecco che un camper è un compromesso tra un Zingaro comune  e un barbone privilegiato.

Sono solo idee, nuvole di passaggio nella testa.









sabato 30 novembre 2013

Enjoy the silent.

            Ascolta la voce del silenzio,
                 essa parlerà sempre
                          .... di noi.

 


                  
                            
                    

giovedì 29 agosto 2013

In sostanza

Ci sono persone ricche di beni materiali,
Avidi di sentimenti, desiderosi di fama e ossessionati dall incubo del tempo che scorre.....
Credo che piangeranno quando guarderanno la morte negli occhi, perché dovranno lasciare tutto su questo folle mondo. Anime povere dallo sguardo spento.

Allora penso....
Vivi una vita accumulando quanti più bei ricordi possibili, lascia entrare negli occhi sorrisi di amici sinceri, viaggia e fotografa luoghi incantati dove i tuoi piedi non torneranno più.
Infatuati di tutte le donne del mondo perché se sei fortunato soltanto una o due tatueranno nel tuo cuore le loro iniziali.
Saziati di tutte le forme di arte e filosofia, le uniche immortalità terrene.
Relazioniati e confrontati con quante più persone possibili come un eterno studente.
Creati un codice di vita ma sii vento.
Fermezza, lealtà, onore il tuo biglietto da visita.
Ama quelle poche persone che contano veramente.

Se hai la fortuna di vivere così, ogni giorno è un buon giorno per morire, perché te ne andrai più ricco di quando sei stato messo al mondo nudo come un verme!




mercoledì 7 agosto 2013

Auguri angelo ;(

Un altra candelina che non spegnerai, ma  per sempre giovane resterai dentro ognuno di noi.
Proteggi le persone che hai amato guardandoci tutti dall'altro.
Buon 24esimo compleanno Kiarè!

Ogni volta che viaggio in aereo ti dedico un pensiero "un ciao come stai e che stai facendo " un pensiero  che corre tra le nuvole....
Ma... 
Un giorno quando mi butterò da un aereo  (tra le priorità di cose da fare prima di fare il botto)
Per un qualche istante potrò riabbraccianti ;)
Ciao.

sabato 3 agosto 2013

Il samurai e la geisha

Ti ritrovo nei sogni quando cala la notte,
Ti ricordo in un fotogramma senza tempo
Ti desidero sempre come la prima volta,
Mi allontano ogni volta come un vile,
Ma amo e voglio solo te!!!
Perché Senza di te muoi ogni giorno....


giovedì 25 luglio 2013

Pura verità!!!!





Due Ciliegi innamorati, nati distanti, si guardavano senza potersi toccare.
Li vide una Nuvola, che mossa a compassione, pianse dal dolore ed agitò le loro foglie.. ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono. Li vide una Tempesta, che mossa a compassione, urlò dal dolore ed agitò i loro rami.. ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono. Li vide una Montagna, che mossa a compassione, tremò dal dolore ed agitò i loro tronchi.. ma non fu sufficiente, i Ciliegi non si toccarono. Nuvola, Tempesta e Montagna ignoravano, che sotto la terra, le radici dei Ciliegi erano intrecciate in un abbraccio senza tempo.