mercoledì 31 dicembre 2014

Venti

L'uomo pensando alla sua donna le ricordo nel giorno più freddo e ultimo dell' anno: al principio odiasti il falegname, il serfista o il vagabondo zaino in spalla. 
Più volte fosti costretta a scendere da quel treno nomade. 
Ma venisti contagiata uguale, diventasti austronauta, pilota, esploratrice.
Capisti che non c era niente di più bello che vivere vedendo il mondo.
Diventasti anche tu vento.
Coppia di monsoni che sfuggono al l'attrazione per non diventare uragano.
Dalle macerie rinascono città più belle e anche un quadro o statua può essere restaurato.
Chiuditi con me in una bottiglia e lasciamoci cullare dal mare, eravamo e siamo il soffio dell amore eterno senza tempo.
Ti amo aria calda di deserto, il tuo soffio gelido del nord.

Ps: tratto da un romanzo che sto scrivendo....



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