martedì 18 dicembre 2007

Un natale di ipocrisia.



Natale 2007....
Rieccoci qui, come ogni anno in fondo.
Un ben tornati a tutti e un saluto alle persone dall'altra parte del traguardo.
Spesso quando si parla del Natale, a tutti subito viene da pensare ai regali e alla magia di festa, ai parenti il cenone e poi come ultimo pensiero al malessere della gente.
Quasi come se a Natale la classica frase "siamo tutti più buoni" giustificasse il risveglio di coscienze lasciate per troppo tempo in letargo.
Meravigliosamente a Natale molti si riscoprono più umani, più sensibili verso il mondo, si ricordano di avere gli occhi che non sono fatti solo per guardare ma anche per toccarvi dentro tutti i giorni, toccarvi in quei posti dove nascondete le lacrime ricordandovi quanto fragile e vulnerabile è l'essere umano.
Perchè solo a Natale?

A Natale comincia la maratona delle gare di solidarietà e le televisioni ci bombardano con messaggi stuccosi di amore e di felicità.
Descriverei il Natale come la festa dell'ipocrisia sotto molti versi, perchè proprio a Natale si creano voragini sociali e comincia la passerella tra miseria sputata lasciata a se stessa e l'esaltazione del consumismo sfrenato.
Gli acquisti diventano quasi un ossessione, tappeti di euro distesi dove il carro del materialismo corre esibendo il suo splendore, ego di società modernizzate troppo vizizate da se stesse.
Quest'anno sull'albero di Natale appendo cipolle per far piangere le persone e organizzo un raduno nelle fogne con tutti i BabboNatali lasciati appesi come coglioni fuori ai balconi come simpatica parodia, un esercito di nani in rosso che si ribbellano dando fuoco a tutti i vostri regali.
Pastori e pastorelli che scenderanno dai presepi di casa vostra per spegnere tutte quelle luci del cacchio e attaccarvi al letto come la favola del gicante Gulliver.
Il mio augurio più grande che questo sia un Natale di cambiamento.
Cosa vorrei sotto l'albero quest'anno? Una clava e una pelle di animale come vestito.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Dave concordo con te..Natale è la festa dell'ipocrisia per antonomasia.
Eserciti di schiavi del consumismo in fila per comperare i regali, il segno più evidente della propria "bontà". Bombardamenti mediatici che inculcano la mentalià del dono come cosa giusta e dovuta. Noi? un ingranaggio del meccanismo..

Kin ha detto...

Certamente è così...inutile nasconderlo....!!!
Ingranaggi di un meccanismo skifosamente oliato...!!!
Ma è anche vero che il Natale significa speranza x TT...e anche se data in maniera ipocrita..penso ke questo pizziko di magia ke ancora ci regala...debba essere tramesso quanto+possibile...!!!
Senza xò tralasciare,voltare la faccia alla vita cinica e spietata ke ogni gg dobbiamo affrontare...e ke nn certo si risparmia il 25 dicembre...!

kia ha detto...
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